Questo è un articolo dedicato a chi è già nel settore, a chi già sa che il network marketing racchiude in sè diversi “gradi” di collaborazione con l’azienda e con gli altri networker. Nel momento che inseriamo altre persone in struttura, è molto importante cercare di capire le intenzioni che hanno, perché ogni grado di coinvolgimento richiede un tipo di attenzioni diverse. Proviamo a distinguere le varie tipologie (ogni riferimento a persone reali o fatti realmente accaduti è puramente casuale):
Gli indecifrabili
Come chiamereste altrimenti quelli che acquistano il kit e poi non ordinano mai? Se provate a chiedere perché, riceverete un sacco di scuse, della serie:
Mi è morto il cane
Ho la macchina rotta
Non ho tempo in questo periodo
E’ chiaro che in questo caso c’è stato un profondo malinteso al momento del colloquio. Magari si aspettavano un fisso mensile. In ogni caso, ricordatevi che siete voi i responsabili di ogni inserimento.
I timidi consumatori
Mi riferisco a chi è abituato a fare il proprio ordine mensile, ma tenendo la cosa per sè. Forse sono persone che ritengono che rivendere un prodotto con un margine di guadagno sia disonesto e che vedono l’imprenditore come una persona che sfrutta gli altri; questo è il risultato di una sottocultura di una certa sinistra ed è dura sradicare questo tipo di mentalità.
I bravi venditori
Alcuni riescono a fare un passo in avanti e iniziando a vendere i prodotti ai propri amici e ai propri parenti, ma tengono comunque nascosta la possibilità di entrare in struttura, magari per il timore di perdere i clienti. Qui bisogna introdurre un po’ di statistica e sociologia:
- ogni persona può gestire attivamente un massimo di 250 relazioni interpersonali
- possiamo stimare che una persona su 100 sia interessata ai nostri prodotti
- ne consegue che avere 3 clienti è già un successo
In molti preferiscono aggrapparsi al misero guadagno della vendita diretta e non rischiare di diventare dei veri networker inserendo quelle 3 persone in struttura e aiutandole a loro volta a fare ordini ed inserimenti. Questo è ciò che distingue un dilettante da un professionista.
I veri networker
Questo è il grado di coinvolgimento in cui si passa dal dilettantismo al professionismo. Un vero networker fa autoconsumo, vende i prodotti a chi li desidera e si mette continuamente in gioco presentando l’attività a persone che a loro volta vogliono capire quanto valgono. L’attenzione si sposta dalla merce alla formazione del proprio team. E’ un lavoro a tutti gli effetti, con i suoi meccanismi, ma ha il grande pregio di essere completamente meritocratico.
Abbiamo finito la nostra carrellata. Ti piacerebbe diventare un vero networker grazie ai prodotti FM Group? Trova il coraggio di creare il tuo successo e… fatti sotto!