Dato che molte aziende hanno abusato dell’etichetta “network marketing” per creare vere truffe, alcuni distributori sono reticenti nell’usare questi termini e parlano di “franchising”. In fondo in entrambi i sistemi c’è un prodotto da acquistare e clienti da trovare. Tuttavia come ci spiega il networker Alessandro Allaria le differenze sono sostanziali e dovrebbero farci riflettere.
Innanzitutto i costi per iniziare l’attività sono veramente irrisori nel network marketing, e casomai si potrebbe parlare di micro-franchising. Tuttavia la differenza più importante consiste nel fatto che essere distributori indipendenti è tutt’altra cosa rispetto al dover sottostare a tutti i rigidi dettami di un’azienda come McDonald’s o Benetton, che traggono la loro forza proprio dall’omologazione di tutti i punti vendita.
Un networker invece parte da un foglio bianco. Deve decidere come trovare clienti: lista nomi, social network, pubblicità online. Inizialmente può essere faticoso e dispendioso, ma si può avere la certezza che il contributo decisivo al proprio successo proviene dal proprio coraggio e dalla propria inventiva, non dall’aver semplicemente avuto a disposizione una somma iniziale. Hai soldi da investire in un franchising? Bene, vai avanti. Ma sappi che in termini di soddisfazione personale chi sarà veramente appagato sarà solo l’inventore di quel marchio che andrai ad affittare.
Capire bene la differenza di cui si parla in questo articolo ci dà la possibilità di discriminare anche tra diversi corsi di un’azienda che fa MLM. Un buon corso per networker dovrebbe proprio cercare di tirare fuori dall’individuo tutte le potenzialità, piuttosto che imporre un metodo meccanico da ripetere all’infinito. Ma il mondo è bello perché è vario…
P.S. leggi anche l’articolo che è stata fonte di ispirazione: Differenza col franchising
